PSICODIAGNOSI


Con il termine Psicodiagnosi si intende una vasta gamma di tecniche e strumenti che offrono la possibilità di indagare, secondo criteri e modalità riconosciute come validi dalla comunità scientifica, i molteplici aspetti della persona, nella normalità e nella patologia. 


Oggi la psicologia clinica dispone di moltissime risorse di questo tipo e l'uso continuato di tali strumenti nella pratica professionale, li rende, nel tempo, progressivamente più efficaci nella valutazione del funzionamento mentale.

Molte volte capita di sottoporsi a test, questionari, spesso per semplice diletto, meno spesso perchè 'invitati' a farlo in situazioni particolari (un colloquio di lavoro, una prova selettiva in una grande azienda, un test di ingresso all'università o come semplice 'gioco' in un lavoro di gruppo). E' bene sapere, tuttavia,  che un test è considerato valido e attendibile quando rispetta due condizioni: mostrare un sufficiente livello di precisione nel misurare ciò che si propone di misurare e , se somministrato allo stesso soggetto da persone diverse e in contesti differenti, evidenziare lo stesso tipo di risultato.  Non tutti i test, ovviamente, rispettano questi criteri. Da qui la necessità di operare una scelta molto ponderata della tipologia di strumento da adottare per valutare in maniera esaustiva uno o più aspetti della persona, in modo tale da integrare il maggior numero di informazioni nel corso del processo diagnostico (che, è bene ricordarlo, non si basa solamente sull'utilizzo dei test, ma si focalizza ampiamente sul colloquio e sugli aspetti relazionali/comunicativi).

 

Personalmente ritengo che una tra le scelte migliori, per una buona diagnosi di personalità, sia quella che preveda l'uso di strumenti di natura proiettiva. Con 'proiettivo' intendiamo quel meccanismo per cui ognuno di noi, guardando un disegno o un immagine, anche apparentemente insignificante, in maniera automatica ed inconsapevole 'proietta' su di essi aspetti profondi della propria personalità. Tali 'proiezioni', proprio per la loro natura inconscia ed incontrollata, riguardano anche tutti quegli aspetti meno piacevoli o dolorosi, che difficilmente siamo in grado di esporre in una normale conversazione o in un colloquio psicologico. Peraltro, spesso, un vissuto che provoca sofferenza viene tenuto 'protetto', 'nascosto' alla nostra stessa memoria, nonostante il suo 'peso' si faccia sentire nei comportamenti e negli atteggiamenti quotidiani, nel modo con cui viviamo le relazioni e con cui progettiamo il nostro futuro. 

 

I tre test psicodiagnostici che, di preferenza, utilizzo a questo scopo sono il Test di Rorschach, il Test delle Blacky Pictures e il Test di Appercezione Tematica di Murray.

IL TEST DELLE MACCHIE di

HERMANN RORSCHACH


Il Test di Roschach, comunemente noto come 'test delle macchie d'inchiostro', è stato creato dallo psichiatra svizzero Hermann Rorschach nel 1921. Si compone di 10 tavole ed è, ad oggi, uno tra gli strumenti di valutazione della personalità che ha riscosso maggior successo nella pratica clinica in psicologia. E' in grado di offrire un quadro globale della personalità del soggetto, descrivendo ed integrando le molteplici dimensioni che la compongono.  Nonostante H.Rorscach avesse dato vita ad uno strumento che potesse interpretare le diverse tipologie di personalità partendo dalla modalità con cui ogni soggetto 'legge' un immagine apparentemente senza senso, la sua morte precoce non permise di lasciare ai posteri alcun manuale di interpretazione del test stesso. Per questo, soprattutto a  partire  dagli  anni  '50,  si  sono  moltiplicate  le  scuole  di  pensiero  su  come  il  test  dovesse essere somministrato e, soprattutto, interpretato, generando molta confusione ed evidenti differenze nell'utilizzo dello strumento a seconda dell'appartenenza del clinico ad una o ad un'altra corrente teorica. Ad oggi, in sintesi, sono sostanzialmente tre i metodi di interpretazione del Test di Rorschach: il sistema Passi Tognazzo, quello ideato da Carlo Rizzo e il Comprehensive System di J.E. Exner. Il metodo Passi Tognazzo, diffusosi inizialmente in Italia, pur valutando i risultati del test su base statistica, ha una impostazione teorica di tipo psicodinamico. Descrive, dunque, la personalità avvalendosi dell'insegnamento proveniente dalla psicologia del profondo freudiana (conflitto intrapsichico, meccanismi di difesa).  Il sistema di interpretazione ideato dal Prof. Carlo Rizzo, attualmente riferimento della Scuola Romana Rorschach, si definisce 'pluridimensionale' e, oltre a quella psicometrica, integra valutazioni afferenti alla psicodinamica, alla Gestalt, al valore simbolico, oltre ad un 'focus' specifico sulla valenza delle emozioni nello schema di personalità.


 

Il Sistema Comprensivo elaborato da J.E. Exner nei primi anni '70, nasce da un lungo lavoro di analisi ed integrazione di tutti gli approcci interpretativi fino ad allora ideati per utilizzare il test. Exner decise di approfondire gli aspetti più o meno positivi di ogni approccio, inserendo tutto ciò che sembrava essere scientificamente valido in ogni modello interpretativo in un sistema unico e universalmente accettato. Ne è nato un metodo estremamente rigoroso, che integra una complessa analisi psicometrica, basata su un campione di soggetti di diversa fascia di età, con una indagine profonda degli aspetti individuali. Il fatto di somministrare ed interpretare il Test secondo un protocollo fortemente strutturato e lavorando esclusivamente su indici e dati validati sperimentalmente, rende questo metodo uno tra i più utilizzati in ambito clinico e legale/forense. Se utilizzato con consapevolezza, offre al professionista una corretta chiave di lettura della personalità del soggetto e, contemporaneamente, presenta al soggetto stesso un 'quadro' del funzionamento personale spesso sorprendente ed inaspettato. Data la natura 'rigorosa' di questo protocollo, la somministrazione delle tavole del test rappresenta indubbiamente un'esperienza piuttosto coinvolgente per il soggetto e, parallelamente, oggetto di complesso lavoro per il clinico. Per questo, prima della somministrazione vera e propria del test, è necessario un breve incontro di introduzione allo strumento e alla modalità di svolgimento della sessione testologica.


 

Ho acquisito la formazione sulla somministrazione, la siglatura e l'interpretazione del Test di Rorschach presso l'Associazione per la Ricerca in Psicologia Clinica di Milano, seguendo gli insegnamenti della prof.ssa Laura Parolin, una tra le maggiori esperte italiane sul metodo exneriano. Ho conseguito il relativo attestato, di primo e secondo livello, riconosciuto dalla Società Italiana per il Rorschach Comprehensive System.


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Può anche essere utile, a conferma di una valutazione clinica della personalità, un ulteriore approfondimento di tipo grafologico.



L'analisi della scrittura può evidenziare alcuni tratti salienti che definiscono la struttura di personalità dell'individuo e può, dunque, rivelarsi uno strumento valido nel percorso di indagine diagnostica. Per le analisi di tipo grafologico mi avvalgo dell'apporto della Dr.ssa Valeria Gadducci, Grafologa e Pedagogista,  diplomata alla scuola dell'Associazione Grafologica Europea Morettiana di Bologna e socia dell' Unione Italiana Pedagogisti.   


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